Identità Golose 2018

Ivano Seclì e sua moglie Giusy, lui tra i tavoli e lei tra i fornelli, formano una splendida coppia nella vita e sul lavoro. Giovani e pieni di grinta, stanno costruendosi un nome e un futuro dove ha fine il Salento, a Leuca. Questo ben sapendo di essere solo all’inizio e di non avere ancora un luogo dove fissare la loro tenda e mettervi radici. Un terreno ci sarebbe, a ridosso del capo, dove ha inizio il Mar Ionio ma siamo ancora lontani da progetto e cantiere.

Quando si dice un passo alla volta, ecco loro non ne fanno mai uno di troppo e nemmeno uno troppo lungo. Quando ancora facevano la stagione, che laggiù va intesa come estate, in altri lidi avevano comunque provato a gestire un giardino con aperitivi, un regalo di nozze di chi ha locali a bizzeffe. Capito cosa è bene fare e cose è meglio evitare, hanno chiuso con altre insegne per concentrarsi sul lido opposto al santuario.

Non un ristorante e nemmeno un’osteria. Tutto era all’inizio così piccolo che l’offerta si concentrava sui crudi – che in Puglia sono una religione – e sul pescato passato alla griglia. Pressoché inesistente la pasta, buoni i dolci (esterni al 24Re). Un paio di estati ed ecco fare capolino un forno e ora che siamo in attesa dell’estate del 2018 chissà cosa ci riservano di nuovo.

Si va al 24Re per i crudi, meglio prenotarli, per la tartare di tonno con pesto di capperi, per pesce di mare vero, magari per uno spaghetto quando ancora non è altissima stagione, per un singolare cous cous di frise macinate grossolanamente. Limitata l’offerta vino, ma quello che c’è è di valore.

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